
“Conosciamo Davide Manca tramite “Raccontaci la tua storia” di Premio Italia Giovane. Davide, cosa vuol dire Direttore della fotografia?”
Il direttore della fotografia e’ il responsabile dell’aspetto visivo del film; insieme al regista cerca e crea le giuste immagini per raccontare la storia, se lo sceneggiatore racconta le emozioni tramite le parole il direttore della fotografia lo fa tramite la luce.
“Quando nasce la tua passione per la fotografia?”
La passione per la luce, nasce da sin da bambino. Son sempre stato incuriosito dalle molteplici potenzialita’ della luce, dal suo potere di far vedere i colori e dalla sua magia che fa emozionare al tramonto o all’alba.
“Quali sono i tuoi più importanti Maestri?”
I miei piu’ importanti Maestri son stati Oliviero Toscani (con cui ho lavorato alcuni anni) e Giuseppe Rotunno (direttore della fotografia di Fellini, Visconti, Risi, Gilliam , ect.) con cui ho studiato tre anni a Roma al Centro Sperimentale di Cinematografia.
“Stai lavorando tra Cinema, Teatro, Televisione e Documentari. Quali sono le tue più importanti esperienze professionali?”
Naturalmente il mio primo film ET IN TERRA PAX, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore di un nastro d’argento, poi il film francese che ho girato in Bulgaria nel 2014 con protagonista Gerarde Depardieu, i tre documentari di Walter Veltroni e la serie tv di Sky “I delitti del Barlume” che per il secondo anno consecutivo firmo la fotografia.
“I tuoi ultimi lavori?”
Il mio ultimo Film e’ Bite, un film spagnolo in lingua inglese per il mercato internazionale con un cast “hollywodiano”. E’ un film di genere che secondo me fara’ parlare molto di se in futuro.
“Un tuo lavoro diverso dalla fotografia che però è “figlio” di questa, si chiama Fabrique du Cinéma. Di cosa si tratta?”
Fabrique du cinema e’ proprio un figlio, una creatura che ha bisogno di attenzioni ogni giorno.
E’ la piu’ grande community dei giovani cineasti italiani, e’ nato come un appuntamento tra tecnici e autori, un meeting point dove discutere di nuovi progetti, conoscersi e formare nuove squadre con la malsana idea di “rivoluzionare” il cinema italiano.
Questi appuntamenti hanno visto una partecipazione massiccia arrivando a picchi di 3000, 4000 persone. Questo ci ha portati a creare degli strumenti per promuovere i cineasti e le loro idee e portare avanti un’idea di “movimento” ed e’ cosi’ che e’ nata la rivista cartacea “Fabrique du cinema, la carta stampata del nuovo cinema italiano”, una free press trimestrale a colori di oltre 70 pagine con la sua versione digitale sul Portale www.fabriqueducinema.com .
Il portale e i social media invece hanno poi colmato il gap che c’era tra Roma e il resto d’Italia, arrivando ad oltre 10.000 iscritti che seguono in tutta italia le idee della community, le nostre tavole rotonde e i dossier tecnici.
“Fabrique” e’ distribuita nei cinema di 6 citta’ italiane ed e’ presente ai piu’ importanti festival del cinema italiani e europei.
E’ stata recensita sui migliori quotidiani italiani e nei network radio televisivi.
“Come mai un nome d’oltralpe per un portale web della community italiana del cinema?”
La risposta e’ semplice. Ci siamo ispirati alla piu’ importante rivista di cinema del mondo, “ Cahiers du Cinéma”, quelle pagine e quell’inchiostro artefici delle rivoluzione cinematografica mondiale chiamata Nouvelle Vague.
“Oggi, che la passione per la fotografia è viva più che mai tra i giovani, quale consiglio daresti alle nuove generazioni per aiutarle a seguire un percorso di alto livello professionale come il tuo?”
Di non abbandonare mai la curiosita’, di andare alle mostre degli artisti del passato perche’ piu’ di tutti loro hanno imparato ad osservare la luce e a catturarla sulla tela, noi come loro dobbiamo innamorarci delle mille declinazioni della luce e sperare di saperla ricreare sul sensore della nostra macchina da presa!