
Conosciamo Claudia Mari in un momento storico originale, dove la moda è diventata business anche al di là del tailor made o del pret-a-porter. Il web è popolato da migliaia di “fashion blogger” e di “fashion addicted”.
Le nuove generazioni sono proiettate a “vestire” molte più identità stilistiche rispetto al passato. E’ evidente come l’abbigliamento sia diventato estremamente soggettivo e come tendenze diverse nascano e si sovrappongano nelle stesse collezioni.
Si vede da un lato, che gli schemi classici dell’eleganza sono spesso “radiati” anche nel contesto professionale. D’altro canto, non si riesce ad avere una visione integrale delle tendenze più originali ed attuali.
In questo scenario, Claudia aiuta i suoi clienti ad orientarsi nel mondo della moda e dello stile, per non dimenticarci della bellezza e dell’originalità studiata.
“Chiediamo a Claudia di raccontarci la sua storia, dove è nata e qual è stato il percorso vissuto prima di diventare una Fashion Advisor”
Sono nata in Puglia, precisamente in Valle d’Itria, a Martina Franca. A 18 anni mi sono trasferita a Roma per studiare Economia Aziendale e successivamente per lavorare nel mondo della consulenza e della revisione contabile. Ho lavorato in tale contesto per 7 anni, viaggiando molto in giro per l’Italia e incontrando diverse persone e realtà aziendali. Nel 2013 per hobby e passione mi iscrivo ad un corso di Personal Shopping & Style Consulting a cura di Carla Gozzi, la famosa conduttrice del programma “Ma come ti vesti”. Da lì apro un blog e lo chiamo “Myfashionadvisor” proprio per il mestiere di consulente; poi seguo un altro corso ed inizio ad occuparmi di consulenza di stile nei ritagli di tempo. Arrivano le collaborazioni con alcuni brand importanti come Agnona, Frette, Golden Lady e Valentini Spose, mentre il lavoro in consulenza diviene sempre più pressante e privo di possibilità di iniziative personali. A dicembre 2014 mi viene proposto di curare la comunicazione di alcuni brand di moda e abbigliamento del mio paese in Puglia. Lascio così la multinazionale e mi dedico da quel momento a tempo pieno alla mia attività di Fashion Advisor.
“Ha vissuto l’esperienza di consulente d’azienda. Oggi sei un consulente dell’eleganza e dello stile. Cosa ti ha spinto a fare questo passo?”
Non sono mai uscita di casa senza che i miei capi e accessori fossero perfettamente abbinati. E’ un vizio, una fissazione…ognuno di noi ne ha una! Quando mi sono iscritta al corso di Personal Shopping ho pensato che in fondo il “vestirsi” era forse la cosa che sapevo fare meglio. E’ un talento…ognuno di noi ne ha uno! E sono diventata consulente di stile perché credo che nulla possa essere fatto meglio di qualcosa che viene dal cuore, ed è innato!
“La tua scelta dimostra coraggio e soprattutto determinazione a perseguire i propri sogni e desideri. Ogni cambiamento è una scommessa, ma cosa più di tutto sta ripagando la tua scelta?”
Fare qualcosa di utile per gli altri. Primo per l’Italia, magari consigliando sempre i prodotti Made in Italy. Poi per chi si sente insicuro o è timido nel mostrare il proprio corpo o nel vestire: cerco di dare sicurezza a queste persone…Una volta mi hanno detto “Tu fai stare bene la gente!”
“Lavori a diretto contatto con aziende e clienti di livello internazionale. Quanto “l’italianità” supporto e caratterizza la tua professionalità?”
Molto, forse tutto. Io consiglio sempre e solo il Made in Italy e percepisco la ricchezza che abbiamo quando parlo con clienti o aziende straniere. L’eleganza e lo stile italiano sono ammirati in tutto il mondo e spesso si cerca di capirne i segreti. Per ricchezza intendo le eccellenza della sartoria e della manifattura tessile. L’alta Moda ma anche l’artigianato. Per un italiano il vestire fa parte della cultura, ed è una degli aspetti da esaltare e valorizzare per essere competitivi all’estero.
“Da fashion blogger sei diventata un’imprenditrice. Quali consigli daresti a coloro che vorrebbero seguire un percorso professionale come il tuo?”
Non mollare alla prima difficoltà e soprattutto studiare. Non basta farsi la foto con un bell’abito…la differenza la fa se di quell’abito si conosce la storia, la composizione del tessuto e l’inspirazione da cui proviene. E’ un esempio, ma serve a capire che anche dietro ad un’attività all’apparenza facile serve impegno, dedizione e preparazione!
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