
“Conosciamo Adele Brunitto, classe ’94, una delle più giovani laureate d’Italia. A 21 anni sei la più giovane laureata della LUISS. Quale emozione provi?”
L’emozione è decisamente forte perchè sono riuscita a tener fede agli obiettivi che mi ero proposta con tanto sacrificio.
“Sei nata ad Aversa in provincia di Caserta. All’età di 10 anni ti sei trasferita negli States. In termini scolastici, cosa l’Italia dovrebbe apprendere dagli Stati Uniti?”
Accompagnare gli studi universitari con esperienze lavorative attinenti agli studi scelti.
“Cosa invece gli USA da noi?”
Io penso che noi italiani abbiamo delle ottime basi scolastiche che ci consentono in linea di massima di intraprendere qualsiasi indirizzo universitario con dei buoni fondamentali.
Io penso che noi italiani abbiamo delle ottime basi scolastiche che ci consentono in linea di massima di intraprendere qualsiasi indirizzo universitario con dei buoni fondamentali.
” ‘La marcia in più’ ti ha permesso ti conseguire velocemente anche il diploma nel Maryland dove ti sei diplomata a soli 16 anni. Ad ogni modo, per completare gli studi sei tornata in Italia, a Roma. Cosa ti ha spinto a tornare in Italia?”
Per delle scelte familiari. In ogni caso ritengo le Università italiane tra le migliori anche se, nel range mondiale, non figurano tra i primi posti. Per quanto riguarda la LUISS Guido Garli ritengo che non abbandoni i suoi studenti perché ha uno specifico ufficio che cura le relazioni con diverse aziende e compagnie internazionali al fine di inserire i suoi studenti nelle realtà lavorative per le quali si sono formati.
Per delle scelte familiari. In ogni caso ritengo le Università italiane tra le migliori anche se, nel range mondiale, non figurano tra i primi posti. Per quanto riguarda la LUISS Guido Garli ritengo che non abbandoni i suoi studenti perché ha uno specifico ufficio che cura le relazioni con diverse aziende e compagnie internazionali al fine di inserire i suoi studenti nelle realtà lavorative per le quali si sono formati.
“Su alcuni giornali dichiari che ora tornerai in America. Anzi, preferisci addirittura la Spagna all’Italia. Questo ci dispiace molto, anche se riteniamo giusto il confronto, sia universitario che professionale, con realtà internazionali. Oggi, sei alla ricerca di uno stage nelle big company americane.
Ma le aziende italiane non possono fare nulla per trattenerti nel ‘Bel Paese’ ?”
Sicuramente una buona proposta di lavoro potrebbe mettermi in difficoltà. Comunque voglio tornare in America per prendermi un MBA, così da arricchire il mio bagaglio culturale ed avere la possibilità di inserirmi nella realtà delle gli istituti bancari e dei fondi di investimento americani che sono i punti di riferimento della finanza mondiale.
Salutiamo Adele augurandole un buon rientro in USA sperando che questo viaggio, possa arricchirla sia come persona che come professionista, con l’augurio di incontrarla nuovamente a Roma a supporto non solo delle aziende italiane ma anche del nostro Paese.