
Jacopo Mele (Guedado), premiato nel 2014 al CNEL, è stato nominato membro della giuria del DMA AWARDS Italia per l’edizione 2015.
Che cos’è il DMA AWARDS?
L’abbiamo chiesto a Jacopo che al telefono ci ha spiegato la storia del contest più amato da chi “mangia” pane e marketing.
“Il DMA AWARDS ITALIA è un prestigioso premio riconosciuto alle campagne di marketing diretto, interattivo e multicanale, che offre l’opportunità di accedere direttamente alle semifinali della competizione americana. Ciò che più apprezzo del DMA AWARDS è proprio la possibilità di volare negli USA e potersi confrontare con il panorama internazionale. Credo sia un’occasione imperdibile per chi lavora nel marketing in Italia!”
Perche sei stato chiamato tu?
“Al DMA AWARDS ITALIA ho vestito i panni del giurato e, nello specifico, ho rappresentato il mondo delle no profit. In qualità di presidente della Fondazione tecnofilantropica Homo Ex Machina (http://hexma.org, ndr), posso affermare che questa è stata per me un’esperienza arricchente e interessante, che mi ha permesso di unire due delle mie più grandi passioni: il marketing e la filantropia. Ho potuto vedere e giudicare in prima persona i lavori dei partecipanti, trovando in questi molti spunti di riflessione. Sappiamo tutti che il problema delle no profit è il budget: a fronte di risorse spesso esigue, è comunque necessario riuscire a raggiungere i propri sostenitori (e farlo al meglio). Credo quindi che il dialogo tra charity e marketing sia fondamentale. Per come la vedo io, le realtà no profit hanno bisogno di un marketing diretto che sappia far convergere strategia, creatività e analisi dei dati al fine di coinvolgere il pubblico senza terrorizzarlo, bensì incentivando il sostegno alle cause umanitarie. Una buona soluzione, quindi, è proprio il direct marketing che, per sua stessa natura, porta a massimizzare i risultati.
Quali capacità a servizio del MKT?
“Il mio parere è che, per lavorare bene nel marketing, sia necessario affinare la propria consapevolezza dei dati e aumentare il dialogo con i creativi.”
Riteniamo molto interessante il binomio marketing – no profit. Il Terzo Settore ha bisogno molto di uno sviluppo tendente alla comunicazione e all’analisi tecnica di ogni settori d’intervento.
Per questo, ti chiediamo infine, Quale valore aggiunto del fare MKT a servizio delle no profit?
“Le campagne no profit non hanno limiti creativi, ma lo stesso discorso non vale se applicato alle necessità più “concrete” (in primis, il budget). Sono abituato a considerare ogni ostacolo un’opportunità di crescita e, in questo contesto, confermo la mia opinione. I limiti impongono di massimizzare le risorse, senza disperderne nemmeno una goccia. Per questo, fare marketing per realtà no profit è estremamente stimolante.”
A questo punto, possiamo solo fare complimenti a Jacopo Mele, attendendo ulteriori news provenienti dal suo lavoro e derivanti dalle sue passioni.